CLEARLIGHT
CLEARLIGHT
SYMPHONY
Virgin
LP V2029
1975
I "Clearlight Symphony" erano un progetto da studio del tastierista
francese Cyrille Verdeaux
e del chitarrista Christian Boule,
una delle prime prog
band francesi
a varcare i confini e ad imporsi a livello internazionale soprattutto in
Inghilterra dove la giovane etichetta "Virgin Records" si trovava in affannosa ricerca di band
atipiche da mettere sotto contratto.
Verdeaux fu uno dei maggiori esponenti
del “filone
cosmico” in terra francese, già con la band dei "Barricade" durante i primi anni
'70. Nel 1975 il tastierista firmò quindi un contratto discografico con la
"Virgin" per un paio di
album inglesi e uno riservato al mercato francese. Il primo album venne
pubblicato omonimo nel 1975, alle registrazioni parteciparono due diverse
formazioni come due risultano le composizioni strumentali di circa venti minuti
ivi contenute.
Il primo movimento venne registrato nello
studio privato di David Vorhaus, lo
sperimentatore americano emigrato in Europa all'epoca del progetto "White Noise" da lui stesso
diretto; i
suoni elettronici riflettono quindi anfratti climatici cibernetici,
viaggi cosmonautici e rumorosismi metropolitani. Alla chitarra direttamente da
Canterbury Steve Hillage, al
sassofono Didier Malherbe e ai
sintetizzatori addizionali Tim Blake
dei "Gong". La suite è una
ascesa cosmica leggermente melodica con qualche richiamo ai
"Tangerine Dream", si
sviluppa in varie fasi con lo stesso comune denominatore; dopo un intermezzo
molto sperimentale generato da un'accozzaglia di rumori elettronici il piano di
Verdeaux getta la struttura base sopra alla quale si muovono disinvolte le
chitarre spaziali di Hillage. Ancora corali sintetici e rari momenti di quiete
pianistica piuttosto classicheggiante e per finire un feeling etnico con
percussioni orientali, piano minimale, sintetizzatori sibilanti ed echi
raschianti.
Nel secondo movimento oltre a Verdeaux
alle tastiere e ai synth, troviamo Christian
Boule alla chitarra elettrica e Martin
Isaacs al basso, in aggiunta il percussionista/batterista dei "Lard Free" Gilbert Artmann. La musica è ancora spaziale, unisce il rock sinfonico
inglese alle sonorità della seconda ondata cosmica tedesca,
quella meno austera. Le orchestrazioni sono tutte a base di tastiere, molto
piano e organo, suoni elettronici generati da potenti sintetizzatori analogici
come l'ARP 2006 e il VCS 3, il tutto miscelato con affiatamento in oltre venti
minuti di musica che spazia dal jazz-rock spaziale al romanticismo dei temi
alla Debussy.
Dal secondo album "Forever Blowing Bubbles" il nome
della band venne accorciato in "Clearlight",
si organizzarono altre partecipazioni illustri ma il sound si stabilizzò verso
un rock elettronico meno space è più prog; Verdeuax ritornò alle atmosfere
mistiche solamente con i lavori solisti pubblicati dopo il trasferimento negli
USA, soprattutto le cassette pubblicate durante gli anni '80 dalla "Fortuna" a base di musica cosmica
sullo stile di Manuel Goettsching.
THE SECOND "UK" ALBUM
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