BRAINTICKET
CELESTIAL OCEAN
RCA Victor DLISP34158
1973
INTRODUZIONE AI BRAINTICKET
I BRAINTICKET
sono molto spesso (forse erroneamente) associata al movimento del Krautrock, altri li reputano addirittura
una succursale italiana di un gruppo progressive svizzero; cerchiamo di fare
chiarezza. La mente del fenomeno Brainticket
era il tastierista belga Joel
Vandroogenbroeck che emigrò in Germania nel 1968 circa. Nello stesso anno
Vandroogenbroeck fondò una band, la "Dee
Dee Barry & the Movements" che esercitava prevalentemente del soul
acido e meticoloso; nel gruppo militava anche il batterista Wolfgang Paap confluito poi negli Embryo. Questa formazione riuscì anche
a pubblicare uno sconosciuto LP (Soul
Hour) per la MPS sempre nel
1968. Alla prima incisione discografica accreditata a "Brainticket" risalente al 1971, la
formazione denota il leader Joel
Vandroogenbroeck (tastiere, flauto) in compagnia d'una nutrita schiera di
musicisti tra cui Ron Bryer
(chitarra), Werni Froehlich (basso), Hellmuth Kolbe (elettronica), Cosimo Lampis (batteria), Dawn Muir (voce), Wolfgang Paap (tabla). Alcuni di questi erano di origini svizzere,
Froehlich fondò a distanza di pochi mesi i "Toad". Il primo album denominato "Cottonwoodhill" venne stampato contemporaneamente in Svizzera
(Hallelujah X606) e in Germania (Bellaphon BLPS19019).
Il loro personale debutto contiene una
tarda psichedelia influenzata fortemente dall'acid rock americano in tre lunghe
parti distinte della suite omonima che, per i lunghi giri di funky groove acido,
rappresenta una delle poche opere rock realmente "mantrico" presenti
in circolazione. Ripetizioni costanti di chitarra, batteria e fraseggi ipnotici
di organo vanno a costruire il tappeto ideale per la loro folle sperimentazione
elettronica che comprende aleatori interventi rumorosistici e vocalizzi
femminili piuttosto languidi; paranoica ed estatica la strana carovana sonora
può essere assunta come lo straordinario viaggio allucinato di un gruppo di
sperimentatori di frontiera. L'evoluzione sonora della band, percepibile nel
secondo lavoro, è dettata dalla rinfrescata all'organico che, rinnovato con
l'apporto della cantante americana Carole
Muriel e di qualche musicista olandese, è pronto a forgiare un rock
eccentrico a contenuto spaziale.
"Psychonaut" venne registrato in Italia, nuovo quartiere
generale del vagabondo Vandroogenbroeck, ma pubblicato dalla Bellaphon in Germania (BLPS19104).
Contiene alcuni dei più significativi capolavori della band; si tratta sempre e
soprattutto di psichedelia ma con l'occhio rivolto all'eleganza sonora che
nella prima pubblicazione mancava decisamente. La terza pubblicazione vede
l'organico ridotto ai soli Vandroogenbroeck, Muriel, e il batterista Barney Palm che già aveva prestato
servizio in "Psychonaut".
Ironia della sorte, il loro unico disco realizzato secondo i dettami dei
tedeschi "Cosmic Jokers"
venne registrato in Italia nel 1973 da un trio che di tedesco aveva
probabilmente soltanto i trascorsi. Vandroogenbroeck, olandese, Palm, svizzero,
la Carole Muriel, americana. Comunque sia l'album CELESTIAL OCEAN, stampato dalla RCA italiana, rappresenta il loro capolavoro per eccellenza, così
denso di sperimentazione elettro-acustica, strumenti etnici, sonorità egizie,
fraseggi debordanti ed effetti elettronici intergalattici.
"CELESTIAL
OCEAN" (1973)
Dimenticate "Flying Teapot" dei Gong,
questo dei "Brainticket" è
veramente un allucinato e serio viaggio rock tra spazio e
tempo; registrato a Roma agli studi della RCA, "Celestial Ocean"
si compone di due suite incredibilmente variegate.
I testi, recitati con la voce dilaniata dall'elettronica, e le sonorità si
ispirano al Libro Dei Morti degli
antichi egizi. Gli strumenti utilizzati sono le percussioni, molti
sintetizzatori e apparati elettronici; fra quelli acustici compaiono anche
sitar e tabla.
La struttura dei vari pezzi, che
compongono le due suite, è spesso similare : linee di mini-moog ripetute (come
in Egyptian Kings) con
aggiunta di improvvisazione elettro-acustica. La voce è descrittiva ma sembra
provenire da un mondo astratto ed irreale. In "To Another Universe" la preparazione di un
rito funebre e il trapasso ad un universo parallelo chiudono il primo lato del
vinile. Il secondo, leggermente più assaporabile, contiene anche delle
estatiche esecuzioni al flauto (Cosmic
Wind) e al piano (Visions).
In tutto l'album permane una strana ed innovatrice mistura di
sperimentazione estrema che rende possente ogni intervento
dell'elettronica. Non esistono arrangiamenti propriamente detti in "Celestial Ocean", ma l'album risulta
comunque incredibilmente
musicale.
Dopo l'uscita di questo bellissimo lavoro
Vandroogenbroeck suona dal vivo in Germania e in Italia, poi sparisce fino ai
primi anni '80, quando escono due nuovi lavori accreditati a "Brainticket" (gli album "Adventure" e "Voyage") e altri lavori a suo nome
(prodotti in proprio) di chiara impostazione new age.
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