sabato 22 settembre 2012

Brainticket - Celestial Ocean



BRAINTICKET
CELESTIAL OCEAN
RCA Victor  DLISP34158
1973

 
INTRODUZIONE AI BRAINTICKET
I BRAINTICKET sono molto spesso (forse erroneamente) associata al movimento del Krautrock, altri li reputano addirittura una succursale italiana di un gruppo progressive svizzero; cerchiamo di fare chiarezza. La mente del fenomeno Brainticket era il tastierista belga Joel Vandroogenbroeck che emigrò in Germania nel 1968 circa. Nello stesso anno Vandroogenbroeck fondò una band, la "Dee Dee Barry & the Movements" che esercitava prevalentemente del soul acido e meticoloso; nel gruppo militava anche il batterista Wolfgang Paap confluito poi negli Embryo. Questa formazione riuscì anche a pubblicare uno sconosciuto LP (Soul Hour) per la MPS sempre nel 1968. Alla prima incisione discografica accreditata a "Brainticket" risalente al 1971, la formazione denota il leader Joel Vandroogenbroeck (tastiere, flauto) in compagnia d'una nutrita schiera di musicisti tra cui Ron Bryer (chitarra), Werni Froehlich (basso), Hellmuth Kolbe (elettronica), Cosimo Lampis (batteria), Dawn Muir (voce), Wolfgang Paap (tabla). Alcuni di questi erano di origini svizzere, Froehlich fondò a distanza di pochi mesi i "Toad". Il primo album denominato "Cottonwoodhill" venne stampato contemporaneamente in Svizzera (Hallelujah X606) e in Germania (Bellaphon BLPS19019).
Il loro personale debutto contiene una tarda psichedelia influenzata fortemente dall'acid rock americano in tre lunghe parti distinte della suite omonima che, per i lunghi giri di funky groove acido, rappresenta una delle poche opere rock realmente "mantrico" presenti in circolazione. Ripetizioni costanti di chitarra, batteria e fraseggi ipnotici di organo vanno a costruire il tappeto ideale per la loro folle sperimentazione elettronica che comprende aleatori interventi rumorosistici e vocalizzi femminili piuttosto languidi; paranoica ed estatica la strana carovana sonora può essere assunta come lo straordinario viaggio allucinato di un gruppo di sperimentatori di frontiera. L'evoluzione sonora della band, percepibile nel secondo lavoro, è dettata dalla rinfrescata all'organico che, rinnovato con l'apporto della cantante americana Carole Muriel e di qualche musicista olandese, è pronto a forgiare un rock eccentrico a contenuto spaziale.
"Psychonaut" venne registrato in Italia, nuovo quartiere generale del vagabondo Vandroogenbroeck, ma pubblicato dalla Bellaphon in Germania (BLPS19104). Contiene alcuni dei più significativi capolavori della band; si tratta sempre e soprattutto di psichedelia ma con l'occhio rivolto all'eleganza sonora che nella prima pubblicazione mancava decisamente. La terza pubblicazione vede l'organico ridotto ai soli Vandroogenbroeck, Muriel, e il batterista Barney Palm che già aveva prestato servizio in "Psychonaut". Ironia della sorte, il loro unico disco realizzato secondo i dettami dei tedeschi "Cosmic Jokers" venne registrato in Italia nel 1973 da un trio che di tedesco aveva probabilmente soltanto i trascorsi. Vandroogenbroeck, olandese, Palm, svizzero, la Carole Muriel, americana. Comunque sia l'album CELESTIAL OCEAN, stampato dalla RCA italiana, rappresenta il loro capolavoro per eccellenza, così denso di sperimentazione elettro-acustica, strumenti etnici, sonorità egizie, fraseggi debordanti ed effetti elettronici intergalattici.

"CELESTIAL OCEAN" (1973)
Dimenticate "Flying Teapot" dei Gong, questo dei "Brainticket" è veramente un allucinato e serio viaggio rock tra spazio e tempo; registrato a Roma agli studi della RCA, "Celestial Ocean" si compone di due suite incredibilmente variegate. I testi, recitati con la voce dilaniata dall'elettronica, e le sonorità si ispirano al Libro Dei Morti degli antichi egizi. Gli strumenti utilizzati sono le percussioni, molti sintetizzatori e apparati elettronici; fra quelli acustici compaiono anche sitar e tabla.
La struttura dei vari pezzi, che compongono le due suite, è spesso similare : linee di mini-moog ripetute (come in Egyptian Kings) con aggiunta di improvvisazione elettro-acustica. La voce è descrittiva ma sembra provenire da un mondo astratto ed irreale. In "To Another Universe" la preparazione di un rito funebre e il trapasso ad un universo parallelo chiudono il primo lato del vinile. Il secondo, leggermente più assaporabile, contiene anche delle estatiche esecuzioni al flauto (Cosmic Wind) e al piano (Visions). In tutto l'album permane una strana ed innovatrice mistura di sperimentazione estrema che rende possente ogni intervento dell'elettronica. Non esistono arrangiamenti propriamente detti in "Celestial Ocean", ma l'album risulta comunque incredibilmente musicale.
Dopo l'uscita di questo bellissimo lavoro Vandroogenbroeck suona dal vivo in Germania e in Italia, poi sparisce fino ai primi anni '80, quando escono due nuovi lavori accreditati a "Brainticket" (gli album "Adventure" e "Voyage") e altri lavori a suo nome (prodotti in proprio) di chiara impostazione new age.




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