mercoledì 19 settembre 2012

Ned Lagin - Seastones



NED LAGIN
SEASTONES
Ice Nine
1975


E' veramente curioso il fatto che uno dei dischi d'elettronica più radicale sia in realtà un progetto realizzato da una band che l'elettronica propriamente detta non sapeva nemmeno cosa fosse. Sto parlando dei "Grateful Dead", una delle prime e più note realtà psichedeliche del rock americano; attenzione però, "Seastones" non centra nulla con gli acidi capricci di qualche miliardario di Hollywood, è un'opera di pura tecnologia applicata scaturita dalla mente di Ned Lagin, il tastierista che seguì i "Grateful Dead" durante le performance dal vivo tra il 1970 e il 1975 partecipando marginalmente anche ad "American Beauty", il loro disco del '70.
Trattasi di dieci "composizioni" firmate dallo stesso Ned Lagin, il programmatore del susseguirsi aleatorio di sibili, fischi e rumori cibernetici. Il documento sonoro riguarda tre sessioni sperimentali di minimalismo elettronico, parteciparono donando ognuno un proprio contributo i seguenti musicisti: Phil Lesh, Jerry Garcia, Mickey Hart (tutti dei Grateful), unitamente a Spencer Dryden, David Freiberg, Grace Slick e David Crosby, l'anima spaziale e visionaria dei "Byrds". Ognuno di questi suonava il proprio strumento, compresa la voce, tuttavia non si notano affatto.
Lagin condusse i suoi amici musicisti al "Massachusetts Istitute of Technology" presso l'Università di Brandeis; qui lo stesso stava sperimentando assieme a Scott Wedge una serie d'interfacce digitale/analogiche; fece vedere come programmando un calcolatore Interdata 7/16 equipaggiato con un microprocessore Intel 8080 (siamo nel 1974) riusciva a far suonare in completo automatismo una serie di tastiere elettroniche e sintetizzatori tra cui un Arp 2006, un Arp Odyssey, un normalissimo organo elettrico, un vecchio sintetizzatore modulare della Buchla e un grosso E-MU modular synth. Inoltre convinse i sette a registrare qualche improvvisazione su nastro con chitarre, basso e voce, queste vennero poi elaborate sempre in maniera digitale tramite la primitiva unità informatica. La sequenza dei suoni in realtà non è casuale poiché un programma generava degli output in base al movimento delle correnti marine captate da sensori opportunamente sistemati in mare aperto; il risultato è un'opera seriale, degna della migliore sperimentazione accademica. La parte meno frammentaria è contenuta nella lunga suite del secondo lato del vinile originale all'interno della quale le voci vengono snaturate dal computer e si amalgamano con innumerevoli eventi sonori, verso il finale tutti i rumori si coagulano sino a formare uno spaziale marasma ambientale. E' una musica cosmica fatta di repentini blip e blop, strisce sfilacciate di comete, computer che dialogano con esseri umani ed esseri viventi che entrano in simbiosi con la macchina, vibrazioni continue tra i ruggiti degli oscillatori e i filtri in risonanza; buona parte di questo esperimento era cominciato nel 1971 e terminò con la pubblicazione del disco da parte della "Ice Nine". Nella ristampa in CD le dieci composizioni originali sono state condensate in un’unica suite di 42 minuti; è presente inoltre una seconda inedita serie d’improvvisazioni elettroniche per computer e musicisti rock della durata di 31 minuti.
Francys - Contatto 




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