lunedì 24 settembre 2012

Fifty Foot Hose - Cauldron



FIFTY FOOT HOSE
CAULDRON
Limelight LP code IS86062
1968


Cork Marcheschi, appassionato di musica d'avanguardia e di strumentazione elettronica, fu uno dei personaggi più rappresentativi del rock sperimentale americano della seconda metà dei '60; da prima con la cacofonica band degli "Ethix" ed in seguito con i "50 Foot Hose" di David Blossom.
Gli "Ethix" erano stati una delle realtà musicali più sperimentali in assoluto della San Francisco dei party caleidoscopici; formati da cinque ragazzi, tre dei quali di lontane origini italiane, avevano contribuito a dilaniare la psichedelia californiana con rumori elettronici inauditi ricavati per la maggiore da chitarre distorte, primordiali effetti elettronici, microfoni e giochi ai nastri magnetici.
Indimenticabile il loro singolo uscito nel 1967 in tiratura promozionale per la "Mary Jane" di san Francisco (n. cat. NA105, solo 45 giri) contenente la cacofonica e disgustosa "Bad Trip", uno dei brani più oltraggiosi della storia del rock.
Di tutta altra forma il progetto elegantemente imbastito da David Blossom con il chitarrista e cantante Larry Evans, con il percussionista Kim Kimsey, con il bassista Terry Hansley, con la moglie cantante Nancy e con lo stesso Marcheschi. Anche David, che in origine era chitarrista, si dilettò con l'elettronica infatuato com'era da tutte le stravaganti apparecchiature elettroniche di Marcheschi e soprattutto dagli strani suoni che ne uscivano. Dopo un paio di concerti a New York e Chicago arrivò il loro unico indimenticabile disco; "Cauldron" uscì per la "Limelight" succursale della "Mercury" nel 1968.
Sin dal primo ascolto si nota una musica psicotica che anticipa per molti versi il blues cosmico di fine anni '60 e ci si rende conto come questi fossero veramente dei pionieri della musica elettronica popolare. Questo rese senza ombra di dubbio un contributo importante alla storia del rock psichedelico statunitense; i brani risultano pesantemente influenzati dal modern jazz e dai passaggi ambigui della chitarra blues di Blosson mentre la voce di Nancy sottolinea le parti più psicotiche del disco.
L'approccio leggero delle pieces jezzate viene violentemente deturpato dai suoni elettronici creati da Marcheschi con i suoi stranissimi apparati, tra questi un sintetizzatore Buchla e due Theremin. Così i brani più notevoli "If Not This Time" e "The Things That Concern You", rifiniti sempre con spaziali effetti sonici, si alternano a quelli solamente elettronici "And After", "For Paula" e i due "Opus".
Dall'acida "Red The Sign Post" si passa alla lunga sperimentazione atonale di "Fantasy" e all'alienazione deflagrante di "Cauldron", il pezzo in assoluto più sperimentale. I "50 Foot Hose" si conquistarono all'epoca un posto di prestigio all'interno del pop contaminato elettronicamente assieme agli "United States Of America", anch'essi guidati da una voce femminile e appassionati di scatolette cibernetiche.
Negli anni '90 Marcheschi riformò la band per alcune esibizioni live ma con altri componenti, l'apice di questa nuova formazione venne raggiunto con il concerto alla "Bottom of the Hill" del 1995, lo stesso è fortunatamente assaporabile in CD, pubblicato dalla "Captain Trip Records" giapponese con il titolo "Live & Unreleased".
Per l'occasione Marcheschi tornò a esibirsi con i primordiali apparti elettronici di quegli anni e con una sega circolare.


Nessun commento:

Posta un commento