CURVED
AIR
SECOND
ALBUM
Warner
Bros
1971
Gli inglesi CURVED AIR vengono spesso elogiati,
assieme ai “The Nice”, per esser
stati i primi a contaminare il pop d'influssi classicheggianti; la cosa non è
propriamente esatta in quanto il loro primo album (AIR CONDITIONING del 1970) resta fedele ai dettami del rock
canonico ad eccezione del brano “Vivaldi”.
Le sinfonie di Vivaldi vengono in questo caso sormontate inizialmente da
percussioni grottesche mentre il violino guida, tendendo allo sdoppiamento,
lacera il tessuto sonoro; gli effetti applicati alla chitarra conferiscono alla
piccola sinfonia un struttura d'ingenua sperimentazione che naufraga in una
sorta di frastornante rumore, l'andante riprende fiato e Vivaldi continua a
riempire la scena portando il brano alla conclusione.
Soltanto a partire dal
secondo disco, nel 1971, i Curved Air
approfondiscono le tematiche sinfonico romantiche sfruttando a pieno le doti
acustiche di Darryl Way, quelle
elettroniche di Francis Monkman e
quelle canore di Sonja Kristina, che
intraprenderà anche la carriera pop utilizzando sempre la denominazione CURVED AIR.
Dopo il successo mondiale riscosso dal primo disco, il secondo passò quasi inosservato al di fuori della terra natale. Strano perché questo “Second Album” risulta addirittura più particolare, originale e perfettamente in tema con il nuovo rock progressivo, rispetto al precedente. Darryl Way e Francis Monkman si spartirono i brani, ecco che quelli contenuti nel primo lato furono composti e scritti da Way e dalla cantante Kristina. I brani del secondo lato sono opera invece del tastierista Monkman che conferisce comunque a tutti i pezzi un’ombra di sgargiante sperimentazione.
Dopo il successo mondiale riscosso dal primo disco, il secondo passò quasi inosservato al di fuori della terra natale. Strano perché questo “Second Album” risulta addirittura più particolare, originale e perfettamente in tema con il nuovo rock progressivo, rispetto al precedente. Darryl Way e Francis Monkman si spartirono i brani, ecco che quelli contenuti nel primo lato furono composti e scritti da Way e dalla cantante Kristina. I brani del secondo lato sono opera invece del tastierista Monkman che conferisce comunque a tutti i pezzi un’ombra di sgargiante sperimentazione.
Già dalla prima “Young Mother” s’intuiscono le novità
stilistiche dei Curved Air;
arrangiamenti veloci fra pop progressivo, jazz e rock, lunghe parti strumentali
con assoli al sintetizzatore, effetti elettronici e la soave voce femminile
della cantante che si ritaglia dei lembi musicali per donare la sua limpida
bellezza vocale.
“Back Street Luv” è chiaramente d’impostazione rock anche se la
chitarra elettrica viene filtrate dal sintetizzatore, la canzone è piuttosto
accattivante e conquista un quinto posto nelle classifiche inglesi del periodo.
Il violino di Way è nuovamente presente, dopo le banali arie di Vivaldi del
disco precedente, nella classicheggiante “Jumbo”;
You Know è un blues elettrificato
mentre “Puppets” chiude il primo lato
con un ritmo minimale di piano stratificato.
Le parti più complesse ed
interessanti sono comunque quelle del secondo lato del vinile; il violino è
nuovamente in primo piano, come anche l’elettronica e i sintetizzatori, non
ultima la voce di Sonja Kristina che
segue la musica in piroettanti sali scendi classicheggianti ed
elettro-acustici.
Airconditioning (1970)
2nd Album (1971)
Phantasmagoria (1972)
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