sabato 22 settembre 2012

Ars Nova (US) - Ars Nova



ARS NOVA
ARS NOVA
Elektra EKS-74020
1968

 
Un'ottima proposta per analizzare il rock psichedelico americano da una prospettiva diversa, potrebbero essere gli "Ars Nova", inizialmente strutturati come duo con Wyatt Day (chitarra, tastiere e voce) e Jon Pierson (trombone e voce leader).
I due erano rimasti del tempo in Spagna e proprio questo soggiorno generò nelle loro menti l'idea di formare una rock band dalle diverse anime e con rimandi europei; tornati a New York nel 1967 assoldarono quattro musicisti e si stabilizzarono come ensemble da studio con il percussionista Maury Baker, il chitarrista Giovanni Papalia, il concertista Bill Folwell e il bassista Jonathan Raskin. Qualche serata la fecero nei locali maggiormente di tendenza della grande mela e anche a Los Angeles; tuttavia il sunto della loro arte è rintracciabile nell'album omonimo pubblicato nel 1968 dalla Elektra Records.
Il disco si avvicina alle sonorità dei gruppi psichedelici inglesi del periodo ma con meno pretese atte a stupire e più dedizione verso gli arrangiamenti provenienti dalla cultura classica. Furono infatti una delle prime rock-band americane, assieme ai "Love", a miscelare la musica classica con il blues, il folk e il rock, divenendo quindi una sorta di archetipo musicale del rock progressivo europeo. Si tratta comunque pur sempre di canzoni dal fare psichedelico, musicalmente molto morbide ed estremamente curate ("Fields of People"); sono deliziosi bozzetti che conservano in qualche punto la tradizione tutta americana delle ballate pacifiste ("General Clover ends a war"); le parti dal fare classicheggiante s'incontrano invece nella barocca "Pavan for my Lady" e nella strumentale "Zarathustra" che contiene incredibilmente già tutti gli ingredienti del progressive, la tecnica percussiva e chitarristica, l'utilizzo di scale complesse e tempi dispari, jazz a piè pari con il rock, ecc.
Spesso il trombone o l'organo a canne annunciano i brani con piccoli intro orchestrali, esistono poi dei punti in cui le chitarre ricordano la quinta dimensione dei "Byrds" come nel blues acido di "And how am I to know". Qualche pazzia sonora nel gioviale folclore circense di "Album in your mind" e nel country psichedelico di "Automatic Love" prima di sprofondare nel folk metafisico di "I wrapped her in ribbons".
Una tappa importante, questo album, nel cammino di studio e riscoperta del rock americano; al tempo il collettivo si smembrò molto presto, Raskin se ne andò con i "Rhinoceros", Baker entrò nell'enturage di Janis Joplin; a Pierson e Day non restò altro che riformare gli "Ars Nova" con nuovi musicisti arrivando a pubblicare anche un secondo album (Sunshine & Shadows) nel 1969 ma per colpa d'una pessima promozione il disco fece naufragare l'intero progetto.



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