ARS NOVA
ARS NOVA
Elektra EKS-74020
1968
Un'ottima proposta per analizzare il rock
psichedelico americano da una prospettiva diversa, potrebbero essere gli "Ars Nova", inizialmente
strutturati come duo con Wyatt Day
(chitarra, tastiere e voce) e Jon Pierson
(trombone e voce leader).
I due erano rimasti del tempo in Spagna e
proprio questo soggiorno generò nelle loro menti l'idea di formare una rock
band dalle diverse anime e con rimandi europei; tornati a New York nel 1967
assoldarono quattro musicisti e si stabilizzarono come ensemble da studio con
il percussionista Maury Baker, il
chitarrista Giovanni Papalia, il
concertista Bill Folwell e il
bassista Jonathan Raskin. Qualche
serata la fecero nei locali maggiormente di tendenza della grande mela e anche
a Los Angeles; tuttavia il sunto della loro arte è rintracciabile nell'album
omonimo pubblicato nel 1968 dalla Elektra
Records.
Il disco si avvicina alle sonorità dei
gruppi psichedelici inglesi del periodo ma con meno pretese atte a stupire e
più dedizione verso gli arrangiamenti provenienti dalla cultura classica.
Furono infatti una delle prime rock-band americane, assieme ai "Love", a miscelare la musica
classica con il blues, il folk e il rock, divenendo quindi una sorta di
archetipo musicale del rock progressivo
europeo. Si tratta comunque pur sempre di canzoni dal fare psichedelico,
musicalmente molto morbide ed estremamente curate ("Fields of People"); sono deliziosi
bozzetti che conservano in qualche punto la tradizione tutta
americana delle ballate pacifiste ("General Clover ends a war"); le
parti dal fare classicheggiante s'incontrano invece nella barocca "Pavan for my Lady" e nella
strumentale "Zarathustra"
che contiene incredibilmente già tutti gli ingredienti del progressive, la tecnica percussiva e chitarristica, l'utilizzo di
scale complesse e tempi dispari, jazz a piè pari con il rock, ecc.
Spesso il trombone o l'organo a canne
annunciano i brani con piccoli intro orchestrali, esistono poi dei punti in cui
le chitarre ricordano la quinta dimensione dei "Byrds" come nel blues acido di "And how am I to know". Qualche pazzia sonora
nel gioviale folclore circense di "Album
in your mind" e nel country psichedelico di "Automatic Love" prima di
sprofondare nel folk metafisico di "I
wrapped her in ribbons".
Una tappa importante,
questo album, nel cammino di studio e riscoperta del rock americano; al tempo
il collettivo si smembrò molto presto, Raskin se ne andò con i "Rhinoceros",
Baker entrò nell'enturage di Janis
Joplin; a Pierson e Day non restò altro che riformare gli "Ars Nova" con nuovi musicisti
arrivando a pubblicare anche un secondo album (Sunshine & Shadows) nel 1969 ma per colpa d'una
pessima promozione il disco fece naufragare l'intero progetto.
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