sabato 22 settembre 2012

Arzachel - Arzachel



ARZACHEL
ARZACHEL
Evolution/CBS
1969


Dietro ai curiosi nomi degli ARZACHEL, si nascondono il chitarrista Steve Hillage (Sasparella), il bassista Mont Campbell (Gategaka), il batterista Clive Brooks (Bowling) e il tastierista Dave Stewart (Lee-Uff); gli ultimi tre saranno assieme anche negli EGG a partire dal 1970.
Non si conosce il motivo preciso per il quale sono stati utilizzati dei nomi di fantasia, forse per motivi discografici visto che all’ uscita dell’ album omonimo degli ARZACHEL corrispose la formazione degli EGG appunto che firmarono un contratto con la DERAM proprio nel 1969. Originariamente i quattro, che si chiamavano Uriel, registrarono questi sei brani nel 1968.
All’uscita dell’album la band passò del tutto inosservata; nel corso degli anni è stata rivalutata ed ora questo disco è considerato da molti critici come una pietra miliare della tarda psichedelica inglese. A parte qualche elemento classicheggiante sparso qua e la si tratta per la maggiore di rock psichedelico molto acido e sperimentale; i primi quattro brani sono i più ascoltabili, per il resto tanta musica pericolosamente tagliente. Si vedano ad esempio gli innesti pirotecnici di chitarra distorta ed organo rotante in “Azathoth” e in “Leg” .
Garden Of Earthly Delights” ricorda la psichedelica commerciale americana (Iron Butterfly ad esempio), “Azathoth” è invece una bellissima liberazione spirituale dall’ incedere cosmico, con l’ organo elettrico in primo piano, “Leg” e “Queen St. Gang” riprendono i più classici dettami del rock acido californiano mescolandoli liberamente alle suggestioni della psichedelica inglese.
Gli ultimi due brani sono lunghe jam session, soprattutto “ Metempsychosis” che risulta interamente improvvisata. Questa inizia con deflagranti rumori elettronici e continua con ogni sorta di riflusso chitarristico ed eco spaziale. Per molti versi questa suite di cacofonia elettrica anticipa di almeno due anni le innovazioni stilistiche portate dalla psichedelica cosmica tedesca (Cosmic Jokers docet).
ARZACHEL risulta a tutti gli effetti un capolavoro nel suo genere ed un’opera immancabile per un appassionato di stranezze rock. 


Nessun commento:

Posta un commento