giovedì 20 settembre 2012

Opus Avantra - Introspezione



OPUS AVANTRA
INTROSPEZIONE
Artis Records ARCD 002
1989


Una voce autorevole dagli Stati Uniti ha parlato degli OPUS AVANTRA come del gruppo musicale italiano migliore di tutti i tempi; un'affermazione azzardata ma abbastanza obbiettiva e coerentemente vicina alla realtà. Se gli OPUS AVANTRA si posero come la punta di diamante della cultura musicale italiana di quasi 40 anni fa' lo si deve, oltre che alla loro particolare estrazione musicale, alla bontà della loro opera e non ultimo alle nefandezze sonore che fin dai primi anni '70 l'ambiente pop italiano ha periodicamente donato. È chiaro quindi che ad Alfredo Tisocco, a Donella Del Monaco e a tutto l'ensemble va un grande merito artistico; ribadisco però che in un mare di prodotti musicali mediocri, una perla musicale come la musica degli "Opus", ha rappresentato l'unica vera scappatoia per uscire da quello che loro stessi definirono "uno stato di impasse in cui si trova il mondo musicale oggi". Si pensi ai critici musicali ufficiali che hanno avuto a poche note di distanza la meravigliosa ricerca degli OPUS AVANTRA ed hanno continuato a decantare prodotti cresciuti sul filo di un onda inglese, dal rock progressivo al pop più imbarazzante, anche se tuttavia altre interessanti formazioni in Italia sono esistite ma di questa parlerò in altri momenti.
Fra tutte le esperienze musicali che si andavano generando negli anni '70 dalle nostre parti sono stati gli unici a capire, con ammirabile anticipo sui tempi, che la concatenazione tra l'antico e il nuovo corso dell'arte e della filosofia è forse l'arma vincente per uscire dalla povertà creativa e da una "pseudo-avanguardia" che seguitava a considerare l'espressione superficiale e poco necessaria. Il massimo dell'espressività creativa e della sperimentazione la ritroviamo in un connubio ideale di pop, rock progressivo, jazz, musica classica, operistica, avanguardia, elettronica, musica popolare, musica barocca, in un fluire disincantato e libero da ogni pregiudizio. È proprio in questa concatenazione che si cela la grandezza dell'opera che unisce tradizione e avanguardia.
Il primo album dell'ensemble venne pubblicato dalla Trident Records nel 1974 (n. cat. TRI1006); questo contiene dieci brani, ognuno con una struttura a se, vediamoli nel dettaglio:
"Introspezione" è un'opera contemporanea che si rifà agli esperimenti di certa avanguardia colta, nella realtà è un estratto da una più lunga composizione elettro-acustica ideata da Giorgio Bisotto, il filosofo della band, con improvvisazione al pianoforte ed effetti elettronici di Mireno Tisato, Alfredo Tisocco e Tony Esposito che suona le percussioni anche in altri brani.
"Les Plaisirs Sont Doux" contiene una poesia di Marcello Del Monaco "Nel Piccolo Giardino" con la voce che si sposta in direzioni e lingue diverse mentre il piano esegue una linea melodica intrisa di tristezza e nostalgia indefinita.
"La Marmellata" è una filastrocca con un richiamo alla musica antica; tuttavia lo svolgimento alterna cadute atonali piuttosto sperimentali e una seconda parte elettronica.
"L'Altalena" è una canzone facilmente assimilabile, melodica e piacevole con qualche richiamo alla tradizione leggera italiana e francese; è anche il brano che musicalmente si avvicina maggiormente al progressive propriamente detto.
"Monologo" è un capolavoro modernista che continua sulla direttiva dettata dalla musica contemporanea con la voce recitante decisamente allucinata. La mente si riposa dopo il temporale uditivo con "Il Pavone", canzone che procede sulla stessa linea de "L'Altalena".
Bella musica barocca anche in "Ah Douleur" con la soprano Donella e gli strumenti antichi in primo piano; lo svolgimento del pezzo procede con una variazione sul rock che ricorda qualche cosa dei "Pentangle".
"Deliee" e "Oro" sono altri brani colti, classicheggianti con qualche strizzatina d'occhio ancora alla tradizione leggera francese e alla musica antica.
"Rituale" chiude l'album con una poesia languida che sfocia in una virata poderosa verso un rock progressivo più duro. L'album è reperibile in CD in diverse edizioni ognuna con una denominazione differente: "Introspezione" – “Donella Del Monaco” – “Same”.





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